io, il Parcheggio Maradona e il motorino a vela
Napoli, maggio 2016.
L'altro giorno, andando a lavorare alla Rai di Napoli, avevo visto un cartello attaccato ad un semaforo che indicava il 'Parcheggio Maradona' e avevo pensato che, a esattamente 25 anni dall'ultima sua partita col Napoli (primavera 1991) fa quasi commuovere il culto che ancora esiste in città riguardo al Pibe De Oro.
L'altro giorno, andando a lavorare alla Rai di Napoli, avevo visto un cartello attaccato ad un semaforo che indicava il 'Parcheggio Maradona' e avevo pensato che, a esattamente 25 anni dall'ultima sua partita col Napoli (primavera 1991) fa quasi commuovere il culto che ancora esiste in città riguardo al Pibe De Oro.
Ho visto oggi, giorno di Napoli-Atalanta in posticipo serale, la maglietta con il suo nome (che ai suoi tempi non esisteva...) venduta alle bancarelle dello stadio, vicino a quella di Higuain e un bimbo che la indicava e un papà che gliela comprava.
Ho visto la sua statuetta dagli artigiani dei presepi proprio ieri che ero andato a fare un giro nel Centro Storico.
Ho visto la sua statuetta dagli artigiani dei presepi proprio ieri che ero andato a fare un giro nel Centro Storico.
Stasera sono uscito dalla Rai, dopo la consueta riunione notturna post prova generale di Made In Sud, eroicamente in motorino, sotto la pioggia e passando a quell'incrocio, ho visto i netturbini che armeggiavano vicino al semaforo per smontare il cartello e avviarlo alla termovalorizzazione.
Ho chiesto loro se me lo regalavano, mi hanno risposto di aspettare, che dovevano tagliare le fascette che mantenevano il cartello ma non avevano attrezzi adeguati. Dovevano prendere la tronchesina nella cassetta degli attrezzi del camion della spazzatura.
Ho aspettato, alle due e mezza di notte, sotto il temporale, l'ho considerato un dovuto omaggio a Diego, non sia mai detto che un "Maradona" finisca nella spazzatura.
Poi, molto avventurosamente, ho trasportato il cartello in motorino: ha funzionato da vela lungo il tragitto dallo stadio a casa, mettendo a repentaglio l'incolumità mia e altrui. Un vero e proprio spinnaker a prua, ruota anteriore, col parabrezza che faceva da fiocco. Sarei potuto andare anche senza motore.
Poi, molto avventurosamente, ho trasportato il cartello in motorino: ha funzionato da vela lungo il tragitto dallo stadio a casa, mettendo a repentaglio l'incolumità mia e altrui. Un vero e proprio spinnaker a prua, ruota anteriore, col parabrezza che faceva da fiocco. Sarei potuto andare anche senza motore.
Credo che inaugurerò il cartello nel mio arredamento casalingo l'anno prossimo, nel trentennale del primo mai più dimenticabile scudetto del Napoli.
Fu il giorno in cui Diego Armando Maradona mi fece piangere, proprio in quello stadio vicino al quale stanotte ho raccattato un cartello col suo nome.
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