io, le Olimpiadi di Mexico 68 e il pugno chiuso.
16 ottobre 1968 - 16 ottobre 2017
Città del Messico, 1968
Alla fine, hanno vinto loro.
Tutti e tre, compreso Peter Norman, il bianco, solidale con Tommie Smith e John Carlos, tanto da indossare anche lui, sul podio dei 200 metri alle Olimpiadi di Città del Messico, il distintivo dell'Olympic Project for Human Rights.
Tutti e tre, compreso Peter Norman, il bianco, solidale con Tommie Smith e John Carlos, tanto da indossare anche lui, sul podio dei 200 metri alle Olimpiadi di Città del Messico, il distintivo dell'Olympic Project for Human Rights.
Non il guanto nero, ma solo perché ce n’erano in tutto due: uno dei due velocisti americani aveva dimenticato il suo paio negli spogliatoi e proprio Norman suggerì loro di fare un guanto per uno, rimanendo lui senza.
E questa è naturalmente la ragione per cui uno alza il pugno sinistro e uno il pugno destro.
Il tempo fatto segnare da Norman, medaglia d’argento, è ancora oggi record australiano.
Tutti e tre furono cacciati dalle rispettive federazioni.
Tutti e tre subirono pesanti conseguenze nella vita sociale e lavorativa. Soltanto che i due neri potevano spalleggiarsi tra loro e sopportare in due mentre il bianco combatteva da solo.
Norman non fu convocato per le successive Olimpiadi del 1972 a Monaco, pur detenendo il record australiano ed avendo fatto i previsti tempi di qualificazione. Non fu chiamato nel Comitato Organizzatore delle Olimpiadi di Sydney nel 2000 ed è morto 10 anni fa.
Ai funerali Smith e Carlos hanno portato a spalla la sua bara.
Nel 2012, il Parlamento Australiano ha ufficialmente fatto le scuse all'ormai defunto Peter Norman con questa dichiarazione ufficiale:
"Questo Parlamento
1) riconosce lo straordinario risultato atletico di Peter Norman, che vinse la medaglia d'argento nella gara dei 200 metri piani ai giochi Olimpici di Città del Messico del 1968, in un tempo di 20.06, ancora oggi record australiano;
2) riconosce il coraggio di Peter Norman nell'indossare sul podio uno stemma del “Progetto Olimpico per i Diritti Umani”, in solidarietà con gli atleti afro-americani Tommie Smith e John Carlos, che effettuarono il saluto di “potere nero”;
3) si scusa con Peter Norman per il trattamento da lui ricevuto al suo ritorno in Australia, e per l'aver mancato di riconoscere il suo ruolo ispiratore prima della sua prematura morte nel 2006; e
4) riconosce tardivamente il significativo ruolo che Peter Norman ebbe nel promuovere l'uguaglianza di razza".
Tommie, Peter, John.
Tutti e tre in una lotta assoluta, definitiva, fra di loro, l’uno contro l’altro per meno di 20 secondi.
Tutti e tre in lotta, insieme, per tutta la vita, per i diritti umani e contro il razzismo.
Grazie di tutto, ragazzi.
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