io, Gianni Morandi e la scomposizione in fattori primi delle crocchette di pollo

Roma, 2002.

Alla puntata numero 4 dello spettacolo del sabato sera di Rai 1 con Gianni Morandi, “Uno di Noi”, decidiamo di fare una botta di vita. Dopo due mesi di lavoro chiusi nella prigione rappresentata dai pur gloriosi studi di Cinecittà sulla via Tuscolana, pensiamo di tradire la tradizionale mensa, dove in quell’anno ho scoperto le imbattibili alette di pollo precotte e pre aromatizzate, da riscaldare pochi minuti in forno, e di avventurarci a pranzare nel mondo sconosciuto all’esterno del passaggio a livello dell’entrata, con l’intento dichiarato di indugiare nella trasgressione alimentare più sfrenata, rispetto all’usuale dieta salutista di Gianni Morandi: si va al McDonald’s del Centro Commerciale.
Il gruppetto è formato dal famoso cantante, tre altri autori dello spettacolo geograficamente variegati, il milanese Alberto, il romano Furio, il siciliano Ciccio ed io.
Sono i  tempi in cui il telefono cellulare è posseduto da molti, non tutti, ed è ancora raro quello con la macchina fotografica incorporata: questo significa che anche un idolo assoluto delle folle come Gianni Morandi può recarsi in un giorno qualsiasi in un centro commerciale e addirittura pranzare in un fast food senza sottoporsi inevitabilmente allo stillicidio costante dei fans in cerca di selfie/trofeo. Certo, qualcuno lo saluta, qualcun altro gli stringe la leggendaria manona, i più invadenti chiedono un autografo sulla tovaglietta del vassoio self service ma è una situazione sopportabile. 
(Oggi, per i personaggi famosi, fra foto, filmati e saluti audio alla zia, la vita in pubblico, sia essa pur solo per una passeggiata con la famiglia, si è fatta durissima).
 
E quindi eccoci seduti ad un doppio tavolino di McDonald’s, ognuno con il suo vassoio. 
Da anni, intimorito dalla quantità dei prodotti offerti in foto sui tabelloni luminosi, e ancor più dalla varietà delle combinazioni incrociate fra menu e happy meal, ho ormai standardizzato la mia ordinazione e chiedo sempre le stesse cose:
 
- Crispy McBacon (panino, non Menù)
- McNuggets, bocconcini di pollo (sei pezzi) 
- Mini forchettine di legno per i bocconcini di pollo (due)
- Salsa Barbecue e salsa Senape (una e una)
- Coca Light grande senza ghiaccio
- E niente patatine

Gianni Morandi si siede di fronte a me e, fra una chiacchiera e l’altra riguardo alla preparazione dello show, incomincia ad assistere alle mie operazioni rituali.
Prima, però, di entrare nel vivo, conosciamo meglio uno dei protagonisti: partiamo perciò dalle varie stratificazioni del panino Crispy McBacon.

A partire dal basso, abbiamo:

- Metà panino inferiore
- Su cui si appoggia: Bacon croccante
- Su cui si adagia: Hamburger
- Su cui si semi-fonde: Fetta di Cheddar
- Su cui si spande: Salsa Segreta del Crispy McBacon
- Su cui si annega: Fettina di cetriolo
- E, a chiusura: Metà panino superiore, alla cui sommità ci sono semi di sesamo

Dunque dunque.
Mentre Gianni Morandi  mi racconta che si ricorda  tutte le uscite a memoria dell’Autostrada Milano-Napoli ed il corrispondente chilometraggio, io incomincio le mie manovre. 

- Apro la scatolina di cartone del Crispy McBacon
- Sollevo la metà superiore del panino
- Capovolgo per controllarla: lì, spalmata in abbondante quantità sul pane, si trova la Salsetta Segreta  e, annegata al suo interno, la fettina di cetriolo 
- Individuo la fettina e la tolgo usando la mini forchettina di legno dei bocconcini di pollo

Sì, va bene, parliamo di gusto personale ma il cetriolo dei panini di McDonald’s è il più scartato dagli italiani. E vorrei sapere perché un’azienda che proclama la sua attenzione massima per il gusto dei propri clienti, continua a mettere stu cazz ‘e cetriol’ int’ ‘o panino, che piace allo 0,1% dei consumatori.

Torniamo a noi: terminata la Fase 1, ho in mano la metà superiore del panino, ormai dis-cetriolata. Essa, come detto, ha la parte inferiore piena di Salsetta Segreta, buonissima, ma se ora richiudo il panino, a causa del dissennato errore nella programmazione degli strati, detta Salsetta andrebbe a contatto con il cheddar: comprimendo con le mani il panino per dargli il primo morso, la Salsetta Segreta scivolerebbe sulla superficie semiplastificata del cheddar e verrebbe sparata a 360 gradi sui vestiti miei e di tutti i vicini di tavolino.

Procedo quindi alla Fase 2, spiegandone a Gianni Morandi l’estrema utilità: si tratta dell’inversione delle  due metà del panino. La metà di sotto, spugnosa e priva di condimento, viene trasferita di sopra, ad incontrarsi serenamente col cheddar mentre la metà di sopra viene trasferita nella parte inferiore del panino con la Salsetta Segreta che, senza produrre danni, va a spalmarsi sul ruvido hamburger, controllata nel suo espandersi dalle piccole dighe di bacon croccante. La perfezione.

Mangio metà panino, poi, mentre Gianni Morandi è fra Casalpusterlengo, km 39, e l’Area di Servizio Somaglia Ovest, ne ripongo la metà rimanente nella scatola che richiudo per mantenerlo caldo.

Gianni Morandi, da Fiorenzuola, Km 75, guarda il mio gesto e  mi chiede:
 
- Ti è passata la fame?
 
Ingenuo.

E’ ovvio che sto seguendo un iter preciso, attento all’equilibrio dell’universo conosciuto: un po’ di panino e un po’ di crocchette di pollo. Non posso sbilanciare tutto, finendo prima l’intero panino e rimanendo con le sole crocchette, benedetto (eterno) ragazzo...

- Allora, Gianni, seguimi: dopo mezzo panino, devo mangiare la metà delle McNuggets. 
- Cioè tre...
- Cioè tre, bravo, ti vedo partecipe.. Le crocchette di pollo di McDonald’s si classificano a seconda della loro forma: il Cerchio, il Barbapapà, lo Stivale e il Rombo.
 

- Non ce ne sono altre?
- A oggi non mi sembra. Fra l’altro, quando compri, come me, la confezione da sei, McDonald’s non ti garantisce che nella tua scatolina troverai sicuramente tutte e quattro le varietà
- E’ inammissibile. Ma va be’, lasciamoli fare, è la insopportabile tracotanza delle multinazionali...
- Allora, Gianni: quelle da far fuori prima sono i Cerchi,  perché il diametro è  sproporzionato rispetto alla vaschetta delle salse e li devi intingere di sguincio; di seguito i Rombi, che presentano anch’essi difficoltà di inzuppamento mentre Barbapapà e Stivali non danno problemi di sorta. Ora, caro Gianni Morandi, qual è il problema?
- Non ne vedo...
- Ha! Superficiale! Il problema è che le salsette di contorno sono due, Barbecue e Senape: tre crocchette contro due salsette. 

L’Universo è in pericolo. 
Devo rischiare: del resto quando l’Universo è in pericolo, qualcuno deve prendere decisioni veloci e definitive. Opto con risolutezza per sbilanciarmi verso la Senape. 

- Allora, Gianni Morandi: la sequenza di inzuppamento delle tre crocchette sarà: Senape-Barbecue-Senape, con sbilanciamento nei confronti di quest’ultima che verrà recuperato con la seconda tranche. Questo non dimenticando la formula del Coefficiente di Preferenza Morfologica CRBS, che significa?
- Cerchio-Rombo-Barbapapà-Stivale.
- Bravo. Gianni Morandi, per favore tieni a mente questo mio sbilanciamento e ricordami che alla seconda tranche di tre crocchette dovrò fare Barbecue-Senape-Barbecue. 
- Zitto, che anche io sono in difficoltà: non mi ricordo il nome dell’Area di Servizio che c’è tra Modena Sud, km 171, e Sasso Marconi, Km 208. 
- Ma cavolo, la sanno tutti! E’ Cantagallo Ovest!

Mi auguro che l’Universo possa restare leggermente squilibrato per eccesso di Senape solo per pochi minuti, il tempo che Gianni Morandi oltrepassi Roncobilaccio, km 243, e che io mangi la seconda metà del panino. Poi  tutto tornerà sotto controllo.

Fase 3: riapro la scatola del panino mentre Gianni Morandi ha oltrepassato Firenze Nord, km 282 e viaggia a tutto gas verso Orvieto, km 452. Finisco di mangiarlo che è alla Diramazione Roma Nord, km 531. 

Non una goccia di Salsetta Segreta di Crispy McBacon è andata persa, l’assorbenza delle due metà di panino invertite si è rivelata congrua.
Ormai è quasi fatta, mi rivolgo verso le tre crocchette rimaste. Un Rombo, un Barbapapà e uno Stivale: missione facile facile.
Gianni Morandi, da Frosinone, km 624, mi rivolge uno sguardo fiducioso e complice. Siamo entrambi al rush finale.
 
- Caianello, km 700.
- Rombo in Barbecue.
- Caserta Sud, km 741.
- Barbapapà in Senape.
- Napoli, km 757! E’ fatta!
- Macché fatta e fatta!  A te sembra tutto facile, Gianni Morandi. Manca l’ultima crocchetta, lo Stivale. Adesso lo intingo nella Senape e l’Universo si raddrizzerà.
- No! Fermo! Devi intingerlo nella Salsa Barbecue, non Senape!!
- Madonna! Hai ragione, Gianni Morandi. Hai salvato l’Universo!

Mi alzo per abbracciarlo mentre gli altri tre autori ci guardano perplessi. Brindiamo con la Coca Light.
E poi, mentre ci allontaniamo a piedi verso Cinecittà, Gianni Morandi mi concede un’ultima perla di saggezza:

- Scusami se mi permetto, Riccardo... Vorrei suggerirti... Le sei crocchette potresti dividerle in tre gruppi da due. Insomma, fare due crocchette, mezzo panino, due crocchette, mezzo panino e due crocchette finali. Così non avresti nessuno sbilanciamento di salsette. Anche perché la prossima volta che vai da McDonald’s, io non ci sarò e voglio stare tranquillo.
- Grazie Gianni, non ci avevo mai pensato, mi hai risolto un problema atavico ed esistenziale.
- E ora posso chiederti una cosa io?
- Tutto quello che vuoi, Gianni Morandi
- Non potremmo evitare di fare nella prossima puntata quella cosa della mia entrata in mutande? Non sono per niente convinto.
- No.
- Ma come no? E la gratitudine? Il ringraziamento? L’Universo?
- Fai così, chiedi a Michele Serra. Tanto lui da McDonald’s non ci mangia mai.
 





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